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SPECIALISTICA

ECOGRAFIA DIAGNOSTICA


L’ecografia si basa su un semplice fenomeno fisico: i cristalli di quarzo attraversati da una corrente elettrica generano delle onde sonore che, però, non sono udite dall’orecchio umano e perciò sono chiamateultrasuoni.Questo fatto accade neltrasduttoreè quel dispositivo che il medico tiene in mano e appoggia sul corpo del paziente, mentre esegue l’esame.Iltrasduttorechiamato anchesonda, ha la forma di una saponetta, ma può avere anche altre forme, come quella di una grossa matita, ed è collegato alla macchina con un cavo.Gli ultrasuoni, generati nellasondasi spostano come onde d’acqua prodotte da un sasso gettato in uno stagno e, come queste, se trovano un ostacolo, tornano indietro.È lo stesso fenomeno che avviene se si emette un urlo in una caverna: dopo pochi istanti si può ascoltare l’eco della voce che è rimbalzata sulle pareti della grotta.Lasonda’ecografo non solo genera gli ultrasuoni, nello stesso tempo può udire gli echi di ritorno. Funziona, in altre parole, anche daorecchio.Conoscendo la velocità con la quale gli ultrasuoni si muovono, e misurando il tempo trascorso dal momento in cui sono stati prodotti a quello in cui la sonda sente gli echi di ritorno, la macchina è in grado di misurare la distanza dell’ostacolo che ha provocato l’eco.Lo stesso principio è usato per localizzare i branchi di pesce. Ilsonarpeschereccio è come un ecografo: emette onde sonore che viaggiano nell’acqua, rimbalzano sulle grandi masse di pesce e sono captate dalla nave che è in grado di localizzarli con precisione.Gliostacoligli ultrasuoni incontrano nel corpo umano, sono gli organi interni che avendo struttura e natura differenti rimandano gli echi in misura diversa.Le ossa, come uno specchio, riflettono completamente gli ultrasuoni che tornano indietro tutti appena ne incontrano la superficie. Una cisti ripiena di liquido, invece, non fa resistenza alcuna ed è attraversata facilmente. Tra questi due estremi c’è un’ampia gradazione: ci sono strutture del corpo umano che lasciano passare un po’ di ultrasuoni e ne mandano indietro altri, come avviene, per esempio per il fegato, muscoli, tiroide e altri. La sonda, perciò, udirà echi di ritorno più o meno forti. Il computer interno della macchina trasforma gli echi in puntini più o meno scuri, secondo la forza dell’eco, che formano le immagini che si muovono sullo schermo.Queste semplici spiegazioni fanno capire che l’ecografia non è adatta allo studio delle ossa, mentre gli organi compatti (fegato, milza, pancreas, utero, tiroide, muscoli, e molti altri) possono essere esplorati bene.Allo stesso modo l’ecografia ci permette di visualizzare organi solidi con cavità piene di liquido, come il cuore ed i reni.Ci sono, poi, altri organi come la vescica, le cui pareti possono essere studiate a condizione che sia ripiena d’urina.Il nascituro può essere visto in tutti i suoi dettagli, organo sessuale compreso, anche perché si trova dentro il sacco amniotico che è pieno di liquido.
Gli ultrasuoni viaggiano benissimo nell’acqua, un po’ meno nei solidi e malissimo nell’aria.I gas come l’aria sono nemici degli ultrasuoni, poiché in corrispondenza di una sacca d’aria, questi sono sparsi in tutte le direzioni.Gli amanti dei film di guerra ricorderanno che il sommergibile inseguito dal nemico cercava di “confondere” il sonar facendo fuoriuscire delle bolle d’aria. Per questo il medico, prima di eseguire l’esame, cosparge abbondantemente il paziente con un gel acquoso che ha lo scopo di eliminare l’aria tra la sonda e la pelle, creando uno strato liquido.Ben si comprende, perciò, che organi che contengono gas, come i polmoni, non possono essere studiati con l’ecografia. Anche l’intestino, che generalmente contiene gas, non si presta ad uno studio completo con l’ecografia, mentre lo stomaco è visibile solo in parte. Poiché l’intestino si trova davanti ad alcuni organi, questi possono essere mal distinguibili; ed è per questo che i medici consigliano, ai pazienti che devono fare un’ecografia dell’addome, diete e farmaci che riducono la quantità di gas intestinale.
I moderni ecografi utilizzano una tecnica che i tecnici chiamanoreal time, cioè intempo reale.A differenza dei primordi dell’ecografia, in cui era possibile avere delle immagini statiche, cioè delle fotografieferme, oggi sullo schermo scorre una specie difilmsi può, cioè, vedere un muscolo che si contrae, l’intestino che si muove, il cuore riempirsi e vuotarsi e questo permette di studiare non solo la forma, ma anche se con dei limiti, il funzionamento.

L’ecodoppler
Con l’ecografia, associata alla tecnicadoppler, si può esaminare il flusso del sangue nel cuore e nei vasi.Sarà capitato a tutti di udire la sirena di un’ambulanza senza riuscire a vederla; eppure dalle caratteristiche del suono si riesce a comprendere se si sta avvicinando o allontanando. Questo è, in parole povere, l’effettodoppler.Un fascio d’ultrasuoni che colpisce un liquido che scorre in un vaso può far capire la direzione e la velocità del flusso. Mettendo insieme l’ecografia e ladopplerè possibile osservare non solo le eventuali modificazioni della forma del cuore, delle arterie e delle vene, ma anche le caratteristiche del flusso del sangue al loro interno.

L’ecografia endoscopica
Sebbene l’ecografia sia utilizzata, prevalentemente, appoggiando la sonda sulla superficie esterna del corpo, talora è necessario introdurla all’interno per studiare organi che sarebbero mal distinguibili da fuori.Per questo sono state disegnate sonde di forma adatta per essere messe nella cavità rettale, attraverso l’ano, al fine di indagare la prostata e le pareti dell’ultima parte dell’intestino o, nella vagina, per esplorare l’apparato genitale femminile. Più recentemente si sono affermate tecniche che, facendo penetrare la sonda ancora più in profondità, per esempio nell’esofago e nello stomaco, permettono di scrutare da vicino molti organi nel torace e nell’addome e forniscono immagini con dettagli molto precisi.

Qualche consiglio
Accanto a questi pregi indiscutibili, tuttavia, l’ecografia presenta aspetti che ne suggeriscono un utilizzo prudente e accorto. L’ecografia è più di altri esami legata all’esperienza dell’operatore. Un esame radiografico, come una Mammografia o una TAC una volta eseguito, può essere “letto” da medici differenti, in luoghi e tempi diversi, e, in tal modo, il paziente ha la possibilità di sentire più pareri. L’ecografia, invece, non presenta questo vantaggio e, se il paziente vuole avere un secondo parere, deve nuovamente eseguire l’esame presso un altro specialista.È evidente, perciò, che è bene scegliere con attenzione il medico, preparato nel particolare esame che vogliamo eseguire, perché è possibile che un ecografista con grande esperienza in un determinato campo, non ne abbia altrettanta in altri. Un altrodifetto, per così dire, dell’ecografia consiste nel fatto che quest’esame permette di vedere molti dettagli, anchetroppi. Può sembrare un paradosso, ma l’ecografia mostra taloraimmaginiche sono in relazione ad alterazioni prive d’importanza, presenti da molti anni senza che l’individuo ne patisca alcuna conseguenza.È comprensibile, tuttavia, che molti pazienti si spaventino e si preoccupino se l’ecografia svela la presenza di una cisti renale o altre alterazioni, assolutamente innocenti, della mammella o di altri organi.Per questo è opportuno che l’ecografia sia prescritta dal medico, e non fatta su iniziativa del paziente, solo se esistono motivate ragioni per eseguirla e che il medico deve spiegare al collega ecografista.L’ecografia è, in conclusione, un esame innocuo, ma non per questo si deve abusarne o eseguirlo senza un preciso motivo che solo il medico di fiducia è in grado di segnalare.

Ecografia diagnostica
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