E’ la disciplina che studia la struttura, le funzioni e le malattie della cute e dei suoi annessi. La pelle è l’organo con la superficie più estesa. Ha funzione protettiva, sensoriale, secretoria, termoregolatrice, di assorbimento, di permeabilità ed estetica. L’igiene della pelle e la sua cura nei confronti di cause potenzialmente lesive (raggi solari -abbronzatura- agenti contaminanti, detergenti ecc.) rappresentano elementi essenziali di prevenzione. Tuttavia la pelle risente anche delle abitudini alimentari, voluttuarie, lavorative e dell’assunzione di farmaci. Inoltre molte malattie di tipo internistico presentano manifestazioni cutanee. Si può dunque affermare che la pelle è lo specchio della nostra salute. La comparsa di lesioni cutanee è sempre fonte di particolare allarme per il paziente. Ciò è dovuto al timore di malattie infettive, croniche o tumorali, oltre che a preoccupazioni di carattere estetico. Pertanto il paziente va rassicurato rispetto alla non infettività di certe patologie e alla prognosi che spesso è assolutamente favorevole. Nell’approccio al paziente è sempre importante raccogliere un’anamnesi dettagliata sia per la diagnosi sia per la terapia. Bisogna considerare elementi quali la familiarità (alcune malattie dermatologiche hanno un substrato ereditario come, ad esempio, psoriasi, vitiligine, dermatite atopica, neurofibromatosi), i fattori di rischio (i raggi solari provocano cheratosi e sono indiziati come causa di melanomi). L’esposizione a raggi utilizzati nei reparti di radiologia e radioterapia è causa nota di radiodermatite nel personale addetto, mentre i raggi ultravioletti, usati a scopo estetico, sembrano sufficientemente sicuri. L’abuso di alcolici è associato alla comparsa di porfiria, l’ipercolesterolemia può provocare xantomi cutanei, il fumo favorisce la comparsa di rughe, le fonti di contagio. Per l’orientamento diagnostico è inoltre fondamentale conoscere: la durata, le caratteristiche iniziali e l’evoluzione della lesione, la velocità di accrescimento, l’esposizione a fattori lesivi, le abitudini alimentari e voluttuarie, la presenza di allergie, i luoghi frequentati (centri sportivi, piscine, caserme, ostelli), le notizie su altre persone possibili fonti di contagio, l’esistenza di altre malattie coesistenti, tutte informazioni preziose che possono talvolta essere decisive.